Il PASSATO E' IL PROLOGO ...

Il PASSATO E' IL PROLOGO ...

lunedì 31 marzo 2025

Esserci. 366 quartine per un anno bisestile di Silvio Raffo (De Piante Editore)

Questo libro nasce dall’esigenza di favorire l’ingresso della Poesia nella vita di ogni giorno, come una sorta di vademecum o vangelo quotidiano, suggerendo riflessioni e risvegliando ricordi, nella convinzione che la bellezza debba sempre restare un faro che illumina, o almeno una luce che offre conforto e compagnia nel cammino quotidiano. In quest’opera di “illuminazione”, Silvio Raffo si avvale del prezioso supporto della sua madrina Emily Dickinson, che presiede con versi immortali l’incipit di ogni mese.



L'ultimo poeta di Silvio Raffo (Elliot)

 All’aeroporto di un’isola spagnola à la mode atterra un insolito viaggiatore. Chi sia veramente e da dove venga resta un mistero, finché apprendiamo che una donna, denominata Madame, gli ha affidato un incarico speciale: eliminare i partecipanti a un convegno internazionale – che sta per tenersi in un lussuoso albergo dell’isola – durante il quale scrittori e editori decideranno le sorti della letteratura e il definitivo genocidio della poesia sul pianeta Terra. Ma chi è veramente Donatien (questo il nome scelto dal protagonista)? Avrà il coraggio di compiere la sua missione di angelo sterminatore? E soprattutto, chi sono gli enigmatici personaggi che incontra, al cospetto dei quali prova una confusa sensazione di déjà vu? Le risposte a questi interrogativi sono nell’ultima pagina, come si conviene a un perfetto mystery. Se è possibile ai nostri giorni inventare una favola catturante tanto magica quanto eticamente impegnata, Silvio Raffo ci riesce, col suo ironico garbo e la sua prosa impeccabile, coadiuvati dalla rara capacità di emozionare e commuovere, prerogative specifiche degli “ultimi poeti”




"Poietika" accoglie i Fratelli Mancuso: concerto tra poesia e tradizione siciliana | Molise Network

"Poietika" accoglie i Fratelli Mancuso: concerto tra poesia e tradizione siciliana | Molise Network

In punta di piedi, i versi di W.G. Sebald | il manifesto

In punta di piedi, i versi di W.G. Sebald | il manifesto

La poesia di Nichi Vendola per le "creature diverse"

La poesia di Nichi Vendola per le "creature diverse"

I poeti salveranno l’Europa - La Gazzetta del Mezzogiorno

I poeti salveranno l’Europa - La Gazzetta del Mezzogiorno

Di buon mattino: Papa Francesco e la poesia, Giovanni Paolo II, la festa di san Francesco di Paola - Ufficio Stampa

Di buon mattino: Papa Francesco e la poesia, Giovanni Paolo II, la festa di san Francesco di Paola - Ufficio Stampa

La poesia è esperienza condivisa,offre echi per leggere la realtà e cercare altri sensi con le parole - la Repubblica

La poesia è esperienza condivisa,offre echi per leggere la realtà e cercare altri sensi con le parole - la Repubblica

domenica 30 marzo 2025

Cutusìu di Nino De Vita (Le Lettere)

Cutusìu si ripubblica adesso, completamente rivisto nei testi e nella traduzione, con l’aggiunta di venti inediti e accompagnato dalla prefazione originale di Vincenzo Consolo. Uscito la prima volta nel 1994, in un’edizione privata a limitatissima tiratura, può considerarsi un libro nuovo. Alla sua prima apparizione, di Cutusìo si accorse quasi per caso la Giuria del Premio Moravia appena istituito. A quell’opera fuori commercio e senza marchio editoriale, «stampata alla macchia» come ebbe a dire Enzo Siciliano, i giurati assegnarono il “Premio Alberto Moravia”. La storia di Cutusìo racconta i primi tredici anni di vita dell’autore in una piccolissima contrada del marsalese. Cutusìo è il borgo e insieme le sue creature e il suo rustico idioma; è scenario e protagonista del poema, che si raccoglie intorno alle esperienze di “colui che dice io” dal giorno della nascita, l’8 giugno 1950, al congedo dall’infanzia, nell’estate del 1963. Il libro restituisce dunque la biografia di un fanciullo e di quel suo straordinario universo di volti, suoni e colori che egli impara a conoscere nelle forme ogni volta rinnovate della rivelazione. Una rassegna intima e nostalgica di povere cose, uomini, piante e animali anima il libro, rendendolo lo straordinario testimone di una vita e di un tempo ormai perduti per sempre





Puskin e la «poetica» del talismano di Nicola Aldo Coviello (Mimesis)

Il mistero di un anello ricevuto in dono, un pegno d’amore dai poteri talismanici. Il talismano invocato da Puškin nei suoi versi perde i tratti oggettuali per assumere una valenza puramente poetica. È il filtro inebriante e fatale che induce il poeta a battere strade sconosciute, a correre nuove avventure, a trovare spazio per una gaiezza, un’incoerenza, a spostarsi continuamente ben oltre i confini dei generi. Un’opera, quella di Puškin, propriamente illimitata, inesauribile, che testimonia la passione di chi difende le ragioni della poesia e dell’arte e in cui i racconti, le fiabe, i poemi e il romanzo in versi cospirano stabilendo imprevedibili, infinite rispondenze



venerdì 28 marzo 2025

Majakovskij, Sardella e i Discanti di Toc Toc

Poesie di Dylan Thomas (EINAUDI)

 Nel novembre del 1953, quando fu ricoverato con urgenza al Roman Catholic Hospital, Dylan Thomas era in preda a un attacco di delirium tremens probabilmente scatenato dai diciotto whisky tracannati poco prima. Non si salvò, e concluse così la sua esistenza da "poeta maledetto". L'ultimo, forse. Il suo straordinario carisma, unito a un talento creativo notevolissimo, contribuì a creare un mito che già all'epoca ebbe uno straordinario impatto mediatico e che sopravvive fino ai giorni nostri. Dell'universo poetico di Dylan Thomas, enigmatico e sublime, questo volume offre un'antologia che raccoglie i componimenti migliori: dalle poesie giovanili degli anni Trenta, a lungo rimaste inedite, ai testi più celebri della maturità artistica, come I dreamed my genesis, And death shall have no dominion e The air you breath




giovedì 27 marzo 2025

Le più belle poesie di Charles Baudelaire di Charles Baudelaire a cura di Antonio Prete (CrocettI)

 Charles Baudelaire, “il più grande esempio di poesia moderna in qualsiasi lingua” (T. S. Eliot), poeta maestosamente originale e incessantemente tradotto, ha fuso l’eredità del passato con il nuovo che avanzava in tutte le arti alla metà dell’Ottocento. Dotato di una solida cultura classica e di un indomabile spirito bohémien, Baudelaire ha decifrato l’analogia universale tra mondo visibile e mondo invisibile, ha dato voce alla poesia che prende coscienza di sé, ha cantato ogni aspetto della vita e i paesaggi urbani nel loro fascino e nella loro miseria. L’esistenza, nella sua complessità, è la protagonista di versi in cui il sublime è accanto all’orrido e al grottesco, l’alto al basso, il paradiso, non solo artificiale, all’inferno. La voce di Baudelaire è quella di un uomo immerso in una grande e convulsa città moderna – Parigi –, infaticabile flâneur in perenne esilio sulla terra, poeta-albatro elegante in volo e sgraziato e infelice tra gli uomini, che pure sono suoi simili. È la voce del possibile che non si realizza, lo sguardo di una passante colmo di promesse di vita e d’amore che in un attimo scompare nella notte, irrimediabilmente. Ma i veri viaggiatori partono per partire: cuori leggeri, come palloni in alto vanno, il loro corso mai vorrebbero smarrire, dicono sempre “andiamo!”, ed il perché non sanno




Poeti Post-Rock di Lombardia

Poesia protagonista alla Biblioteca Carducci il 30 marzo

Poesia protagonista alla Biblioteca Carducci il 30 marzo

Recensione di CARLO Maurizio ROSITANI alla poesia “STO PENSANDO A TE” di Concetta La Placa, articolo di Concetta La Placa. Italia – Alessandria Today Italia News Media

Recensione di CARLO Maurizio ROSITANI alla poesia “STO PENSANDO A TE” di Concetta La Placa, articolo di Concetta La Placa. Italia – Alessandria Today Italia News Media

I premiati del concorso di poesia ‘Unesco’ - Luceraweb

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Monza ospita le Olimpiadi della Poesia: 30 scuole già coinvolte

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Fare il verso alla natura, poetiche visioni dall’antichità ai giorni nostri | il manifesto

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"Canzone" (1946) di Jaques Prevert, poesia sul vero valore dell'amore

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Poesia e fotografia, una mostra per celebrare la Giornata mondiale della Poesia

Poesia e fotografia, una mostra per celebrare la Giornata mondiale della Poesia

mercoledì 26 marzo 2025

EUROPA IN VERSI XV edizione / STRANI GIORNI, OLTRE L’ALGORITMO: L’UMANITÀ AL CENTRO

 


Lello Voce e Pasquale Vitagliano sulla poesia di Elena Mearini

A molti giorni da ieri è un raffinatissimo diario del ‘tempo perduto’ che si basa sull’assunto – tutto proustiano – che solo nella memoria sia possibile scovare qualche verità sulle nostre esperienze di vita. Occorrono, cioè, davvero molti giorni a separarci da ciò che pure ci appare appena ‘ieri’ per comprendere il reale e comprenderci in esso: “Lo senti il tempo / non smette i suoi graffi / sulla superficie / delle cose dei giorni / ripete / il punto che punge”. Questo “punto che punge” è poi il nucleo di dolore attorno al quale, magneticamente, si riuniscono tutti gli istanti vissuti, in una gerarchia in cui infine passato e presente si mescolano indissolubilmente.

Ciò che interessa l’autrice, e lo dichiara sin dall’incipit “è il verso ferito delle cose / che perdono / poesia dal taglio”, dove quel “verso” va inteso in tutte le sue accezioni, non solo in quella poetica: il verso come voce, il verso come lato, il verso come ‘destinazione’. Il diario intimo di Mearini sembra disporsi in pagina, scegliere le sue parole, i suoi ritmi, le sue sintassi a partire da un’esplicita dichiarazione di poetica, nascosta tra i versi di una lirica apparentemente tutt’altro che metapoetica: “metti a memoria la nota minore / ripetila quando la voce muore”.

Questa ricerca della ‘nota minore’ non le impedisce, però, di raggiungere momenti di rilevante intensità, tanto intima (“cos’altro si consumerà / oltre a questa notte / quale cane ancora / scambierà la tua ombra / per il suo padrone”) quanto più ampiamente sociale, condivisa, quasi, per una volta almeno, politica: “noi dobbiamo / torcere la linea / sfinire il margine / impegnarci a morire / nella complicanza delle rovine”. La scelta formale è quella di un equilibrio, spesso acrobatico ma sempre cosciente, tra simbolo e allegoria, che dona alle parole una loro particolare forza evocativa: “un nome di pozza / dove la bocca cade / quando l’acqua muore”.

E così se da una parte l’esercizio poetico deve confrontarsi con un dire che “appare tutto / una rivalsa del silenzio”, dall’altra la scommessa ardita e vinta è quella di una poesia che “sbraccia il suo senso / al largo del mondo”, che dichiara il suo trauma, che su di esso costruisce la sua lingua.

Lello Voce, Il Fatto Quotidiano



La poesia di Elena Mearini ha un’armonia scultorea e una sobrietà metafisica. Si sente che la parola poetica esiste e vive di una vita propria, prima di essere scritta e detta. La forma finale, in realtà è “pre-formata” nel flusso dei versi. Talvolta il poeta crea mondi, altre volte, come in questo casto, la poeta scopre pre-esistenze, fa emergere poesia che già era contenuta dentro la lingua.

Pasquale Vitagliano, La Poesia e lo Spirito

 

Elena Mearini

A MOLTI GIORNI DA IERI

Marco Saya Edizioni

Pagg. 74//euro 12

Isbn 979-12-80278-51-7

 

A Calenzano torna torna “Verso libero”, festival della poesia

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I Sonetti di William Shakespeare tornano in libreria | Sky Arte

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La forza evocativa della parola, una lettura della poetica di Claudia Bartolotti

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A Praga un laboratorio su Dante e la Poesia - News dagli Istituti di Cultura - Ansa.it

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martedì 25 marzo 2025

Poesie (1974-1992) di Patrizia Cavalli (Einaudi)

Questo libro riunisce i due precdenti volumetti di Patrizia Cavalli (Le mie poesie non cambieranno il mondo, 1974, e Il cielo, 1981) ai quali si aggiunge una nuova, più ampia raccolta intitolata L’io singolare proprio mio. Autrice lodevolmente parca, Patrizia Cavalli, dunque, rende conto della sua poesia una volta per decennio evitando l’inflazione dello sfogo lirico. 

Anche se così distanziate nel tempo, o forse proprio per questo, queste tre sillogi testimoniano un’esperienza poetica di ampia portata, segnata da un forte filo di continuità e da un marchio di stile inconfondibile, fatto di ironia e di musicalità, ma anche di velocissima concetrazione di pensiero e di arguzia epigrammatica




Sandro Sardella e i Discanti

"Ho dovuto imparare di nuovo" di Laura Neri: poesia sulla resilienza e il perdono.

"Ho dovuto imparare di nuovo" di Laura Neri: poesia sulla resilienza e il perdono.

"Primavera" (1981) di Gianni Rodari, poesia sulla vita artificiale e il valore della natura

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Nichi Vendola: Poesia e preghiera - La Gazzetta del Mezzogiorno

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La poesia è sempre con noi in agguato dietro l’angolo pronta a annunciare speranza - la Repubblica

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Poesia in Biblioteca, presentazione delle rime di Montuori - OglioPoNews

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Il Premio Strega Poesia ha la sua dozzina - Il Sole 24 ORE

Il Premio Strega Poesia ha la sua dozzina - Il Sole 24 ORE

lunedì 24 marzo 2025

Voglio fare l'amore con te. Poesie erotiche dell'antichità classica a cura di Nicola Gardini (Ponte alle Grazie)

«Eros lascivo/ io voglio cantare» dichiara Anacreonte. Lo prende alla lettera il poeta, scrittore, classicista Nicola Gardini, scegliendo 61 componimenti erotici dell’antichità greca e latina e traducendoli con la sua impareggiabile maestria: la voce dei personaggi innamorati, o devastati dal desiderio, di duemila, duemilaseicento anni fa, giunge a noi nitidissima, fresca, intellegibile come se fosse contemporanea, ma non alterata. Trafigge. Voglio fare l’amore con te, è il titolo – tratto da un altro verso di Anacreonte – della raccolta. Dei due tipi di amore che Pausania descrive a Fedro nel Simposio di Platone – quello sensuale, carnale, che fa derivare da Aphrodite pandemos, e quello celeste, che eleva lo spirito, figlio di Aphrodite ouranios – qui si è scelto di andare alla ricerca del primo. «L’amore intrinsecamente sessuale, che pretende l’accoppiamento fisico e porta la persona a cercare il piacere a tutti i costi e a stare malissimo se non lo ottiene. Un amore che non si governa e si insegue fino alla pazzia o alla morte. Un amore possesso. Un amore brama. Un amore geloso. Un amore carnale», spiega Gardini, nella prefazione.

CONTINUA QUI SUL SOLE 24 ORE rubrica La domanda a cura di Lara Ricci


Simone Cattaneo

"Entra nel mio silenzio" di Rosetta Sacchi: una poesia sulla profondità dell’anima.

"Entra nel mio silenzio" di Rosetta Sacchi: una poesia sulla profondità dell’anima.

Canicatti Web Notizie -Premio “Una Poesia per la Pace”: un tributo alla parola che unisce in nome della Pace

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Montella: "Book Folding...quando il libro diventa Arte e vola con la Poesia" | Sistema Irpinia

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La lunga strada dell’incontro tra poesia e canzone. Il libro su Fabrizio De Andrè di Graziella Corsinovi / Mosaico / La Difesa del popolo - La Difesa del Popolo

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A Milano rivive la poesia! E sull’autobus incontri Kavafis- Corriere.it

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Queer Poetry Speaks Up! Open mic + Poetry Guest: Chimaira | 29 marzo 2025

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A Spazio Cultura è tempo di poesia: Bartolomeo Bellanova presenta "Attraversamenti"

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domenica 23 marzo 2025

Anime DiVersi: L'eterno conflitto tra fede e umanità di Claudio Oroni (RCP)

“L'eterno conflitto tra fede e umanità”

"L'uomo deve pur credere in qualche cosa".
Questa è un'affermazione forte che da millenni mette in contrasto la cruda realtà della vita terrena con le affermazioni di un domani migliore oltre la morte.
Le mie riflessioni su questo tema hanno dato come frutto questa raccolta di poesie su temi che appartengono all'uomo, alle sue emozioni, alla sua anima, alla sua parte spirituale e ai tanti incontri fatti lungo il cammino della vita



Vita e morte di un poeta di Nicola Bultrini (Fazi)

 Il ritratto di Beppe Salvia, uno dei poeti più autentici e geniali della sua generazione, costruito traendo ispirazione dai racconti di coloro che all’epoca lo hanno incontrato e frequentato e che hanno condiviso con lui una stagione straordinaria e irripetibile.

«È così che abbiamo conosciuto Beppe. Era impossibile non rimanerne incuriositi. Per come si vestiva, per come si muoveva, con la grazia di uno che è intonato alla vita».»


Gli anni Ottanta, a Roma, tra gioie, poesia, arte e dolori. Irrequieto, insicuro, ma anche pieno di certezze acute e granitiche, accigliato e giocoso, vitale e funereo, intenso e spiazzante, Beppe Salvia era quello sempre sul punto di andar via ma la cui presenza lasciava ogni volta un segno potente. Questo è il ritratto di uno dei poeti più autentici e geniali della sua generazione, costruito traendo ispirazione dai racconti di coloro che all'epoca lo hanno incontrato e frequentato e che hanno condiviso con lui una stagione straordinaria e irripetibile. Siamo nella prima metà degli anni Ottanta, a Roma, una città che sta cambiando pelle, come tutta la società italiana. La storia di Salvia e dei suoi amici si intreccia con la cronaca più drammatica, ma anche con la vivace temperie artistica di quegli anni. Le riviste culturali, i festival di poesia, le gallerie: l'arte tutta è vissuta come occasione di aggregazione e di condivisione per un apprendistato attorno alla bellezza e all'amore. Così, raccontando Salvia, è raccontato il momento magico di quella generazione di poeti, scrittori e artisti di talento che animarono con entusiasmo la scena culturale di quegli anni. Beppe Salvia era dedito unicamente alla poesia e ci ha lasciato un'opera di altissimo livello. Questo libro è la sua storia, nella sua fulminea parabola, ma anche la testimonianza di un'epoca irripetibile i cui protagonisti sono oggi i nostri Maestri.



Il diavolo del poeta Balocchi

sabato 22 marzo 2025

Più volte sciolto di Antonio Spagnuolo (La Valle del Tempo)

Tramite la poesia è possibile esprimere quel fiume infinito di idee e di pensieri che investono la mente in maniera confusa e irrazionale, ma al contempo sublime, rivelando l'aspetto più genuino e introspettivo dell'io. È possibile offrire quel mistero incontrollabile che si propone quotidianamente come un abbraccio universale che traccia sospensioni dei sentimenti e tenerezze di musica. Con la consapevolezza veramente genuina che ogni manifestazione vitale si trasformi miracolosamente nella necessità di amare! Ma perché mai la poesia dovrebbe servire a qualcosa? Fa parte della cultura moderna voler ricercare il lato utilitaristico di qualsiasi evento, come testimoniano i numerosi articoli che si leggono sul web, sui quotidiani, negli incontri. Si legge perché "apre la mente" e si incasellano più vocaboli, si impara a suonare uno strumento perché migliora le capacità cognitive, si impara a disegnare perché migliora la concentrazione, si visitano i musei perché rafforzano il "capitale sociale", si studia o non si studia filosofia perché sia raziocinante il bagaglio culturale




Padre Antonio Spadaro: in "Viva la poesia!" il magistero poetico di Francesco

Cardinale Víctor Manuel Fernández: la poesia è sempre necessaria

Maria Grazia Calandrone: poesia è entrare nelle molecole della realtà

Elio Pecora: negli anni della ricostruzione c'era una grande comunità artistica

Elio Pecora: "La poesia deve cercare nelle parole la verità"

Andare controcorrente: la poesia di Simone Cattaneo

venerdì 21 marzo 2025

Schizzi di Silvia Dotta (Nulla Die)

Questi scritti nascono da un’improvvisa esigenza interiore: quella di dare forma a emozioni e stati d’animo che affiorano nei giorni, di fermare il tempo e dare nuovo significato alla realtà che ci circonda. In ogni verso si intuisce un filo invisibile che unisce esperienze, fatica, incontri, cadute e risalite, sempre pronto a restituire luci e ombre alla nostra esistenza. Le poesie, composte secondo la metrica dell’haiku giapponese, catturano attimi di vita, scelte e silenzi, e rendono tangibili quei momenti che spesso sfuggono alla nostra percezione. Un piccolo gesto poetico che apre a riflessioni più ampie sulla bellezza nascosta in ogni passo. Silvia Dotta, cuneese di origine e attualmente residente a Ventimiglia, dopo aver insegnato e studiato Matematica, esordisce in campo letterario con una silloge che esplora la forza della parola come strumento di introspezione e crescita



Grittini per Merini

Ana Vicent Colonques: "La memoria che il corpo contiene" | Video iO Donna

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Aldo Nove "impugna" la poesia come rivolta - il Giornale

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De Vita: “Il dialetto sparisce ma la vera poesia dura più della prosa” - la Repubblica

De Vita: “Il dialetto sparisce ma la vera poesia dura più della prosa” - la Repubblica

Incursione in stile Banksy dei ragazzi delle scuole con 28 poesie e installazioni di animali fantastici a Carrù - La Stampa

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mercoledì 19 marzo 2025

Non si tocca la frutta nei supermercati però i culi nelle metropolitane di Alessandra Carnaroli (Einaudi)

Ogni giorno siamo colpiti da un’infinità di fatti di cronaca, a volte gravissimi, ma che si estinguono veloci, bruciati da sempre nuove violenze e tragedie. Nei versi di Alessandra Carnaroli li ritroviamo tutti, resi nella loro cruda e scarnificata essenza. Le atrocità delle guerre, le violenze domestiche, le volgarità della vita di tutti i giorni vengono descritte senza mai distogliere lo sguardo, con un’oggettività che sorge dall’impietosa messa a fuoco delle parole, e che trova l’unico sfogo in una fredda ironia o in clausole di feroce sarcasmo. Può cambiare l’ordine di grandezza, ma ciò che accomuna le guerre in Ucraina e a Gaza, i femminicidi e le alluvioni, le storture dei rapporti familiari o una sciagurata giornata al mare va sempre cercato nella vulnerabilità degli esseri umani e nella loro parallela e incessante capacità di produrre disastri. L’orrore insostenibile è l’altra faccia della banalità del quotidiano, aspetti che si sovrappongono (e rimano) in modo inquietante. Tra madri poco materne, paesi allagati e vittime innocenti scorgiamo molti volti a noi simili, una folla di cui non possiamo illuderci di non far parte



Poesie dell'eros lombardo

"Al padre" (1958) di Salvatore Quasimodo, la poesia da dedicare a tutti i papà

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Avellino, "Passeggiata in Versi per la Giornata Mondiale della Poesia"

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“O’ Pate” di Eduardo De Filippo, la poesia per la Festa del papà

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Incontri di poesia con "La dogaressa" il 20 marzo 2025

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La ricorrenza della poesia insieme al Premio Ceppo

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Alla Querini Stampalia un'intera giornata di incontri e performance per celebrare la poesia

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C'è un appuntamento a Savigliano per scoprire i poeti iraniani e il loro desiderio di libertà - Il Fatto Quotidiano

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martedì 18 marzo 2025

In fervida assenza. Trent'anni di poesia di Franco Manzoni (Raccolto)

La raccolta di tutte le liriche di Franco Manzoni. Voce poetica limpida e forte, attraversa il tempo dal 1978 al 2010, dando spazio e forma a sensazioni passate e presenti, prospettando eventuali luoghi per quelle future.


 

"«tuoni distonie nel vento / momento di sonorità di suoni / sull’arte scossa della fuga / musa smossa dal suo nero antro […] sai / piano migranti / sbancano il confine / in fervida assenza». Trent’anni di poesia, trent’anni che Franco Manzoni racchiude in una silloge complessiva (Franco Manzoni, in fervida assenza, Trent’anni di poesia, Raccolto Edizioni Poesia, Milano, 2011, pp. 175), in cui si delinea come in una sequenza di immagini e parole e suoni un percorso lirico ed esistenziale. Trent’anni in cui Franco Manzoni, voce poetica limpida e forte, traduttore dal greco e dal latino, paroliere, critico letterario, autore di programmi Rai e firma storica del «Corriere della Sera», attraversa il tempo dal 1978 al 2010, dando spazio e forma ad una poesia che racchiude lo scorrere di un’esistenza, il fluire di un sentire che si pone quale punto di raccordo per nuovi assetti e passate esperienze."

Di Laura D'Angelo / Marzo 17, 2025 CONTINUA SU LABORATORI DI POESIA






Alda Merini attraverso gli occhi di Giuliano Grittini

La poesia contemporanea incontra una riflessione storica e sociale: alle Stanze delle Memoria un nuovo appuntamento con “VIS-À-VIS” Parole - Canale 3

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“Viva la poesia!”, a Roma il 21 marzo la presentazione del nuovo libro di papa Francesco sulla poesia - Opus Dei

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“Caffè del Liceo. Filosofia, poesia, arte…”, la nuova rassegna

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Veltroni: «Negli anni ’60 poesia e bellezza»

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L'associazione Tagete promuove la "Festa della poesia"

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"A tutta poesia!", inaugurazione del museo composto dalle poesie scritte dai più piccoli

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Giornata della poesia: evento tra versi, musica ed ecologia a Roma

Giornata della poesia: evento tra versi, musica ed ecologia a Roma

Beppe Salvia, 'Vita e morte di un poeta' senza tempo - Libri - Poesia - Ansa.it

Beppe Salvia, 'Vita e morte di un poeta' senza tempo - Libri - Poesia - Ansa.it

lunedì 17 marzo 2025

Confidenze sull’uso di sé di Riccardo Carli Ballola (Leonida)

 "Confidenze sull’uso di sé" raccoglie poesie ispirate dall’idea che nell’uso di noi stessi sia importante ritrovare-recuperare e irrobustire la piccola trincea fisica perduta, con la quale fronteggiare la brutalità avvolgente del linguaggio empatico – che trasuda volontà di dominio –, riconoscendo al corpo un’autonomia nell’uso di sé, che precede quello della parola, quale espressione materiale di un bisogno autofondante, indipendente dalla condivisione, perciò estraneo all’irretimento con cui con essa (parola- discorso) cerca di farne l’eterno ostaggio




Leopardi in Brianza

Nel libro di Riccardo Carli Ballola "Confidenze sull'uso di sé" tradotte in poesia

Nel libro di Riccardo Carli Ballola "Confidenze sull'uso di sé" tradotte in poesia

Poesia di Vito Coviello per la "Giornata dell'unità d'italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera - SassiLive

Poesia di Vito Coviello per la "Giornata dell'unità d'italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera - SassiLive

"Canto alla luna" (1991), sublime poesia di Alda Merini sulla magia della notte

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"Petrarca inCanto" - Giornata mondiale della poesia il 21 marzo 2025

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Poesia e filosofia, Di Pietro “dialoga” con Parmeide - la Repubblica

Poesia e filosofia, Di Pietro “dialoga” con Parmeide - la Repubblica

sabato 15 marzo 2025

Nóstoi. Le poesie ritrovate di Agostino Venanzio Reali a cura di Anna Maria Tamburini e Flavio Gianessi (Book Editore)

Con questo libro prosegue l'impegno di pubblicare l'intera Opera poetica di Agostino Venanzio Reali (1931-1994), iniziato nel 1995 con la pubblicazione del volume antologico "Nóstoi. Il sentiero dei ritorni" (176 poesie inedite, con un intervento critico di E. Raimondi e A. Bertoni, terza edizione 2019), proseguito con la sua trasposizione poetica del "Cantico dei Cantici" (1999 e 2002), e con la pubblicazione di "Primaneve" (2002 e 2019). Frate cappuccino, teologo e biblista, poeta ma anche pittore e scultore, fin dagli anni '50 Agostino Venanzio Reali aveva intrecciato una frequentazione culturale con varî artisti e scrittori, tra cui Cardarelli, Govoni, Falqui, Pasolini, Betocchi, Guttuso, Caproni. Dopo la sua scomparsa, sono state realizzate diverse iniziative con incontri e mostre sulla sua attività letteraria e artistica, suscitando un notevole interesse critico. Nel 2004 è stato pubblicato poi il volume "Il pane del silenzio. Articoli dal 1975 al 1993", in cui è raccolto il suo lavoro di studio e documentazione di argomento biblico, teologico e francescano. Postfazione di Paolo Valesio. Nota di Alberto Bertoni.



Quando Pippo volava

Menotti Lerro: i libri di poesia dal 2003 al 2025 (Primavera, Estate, Autunno) - Corriere di Puglia e Lucania

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‘’Procida’’, una poesia di Iosif A. Brodskij (1986) - L'INDIPENDENTE

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Vivere e Sentire Poesia – Comune di Cornaredo

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John Giorno, la poesia, gli amici. E al telefono ascolti voci e versi

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'Atlante delle Nuvole', la poetessa Laura Pugno apre la rassegna sulla poesia contemporanea - NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio

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LA POESIA. ADA NEGRI RACCONTA MILANO - piacenzasera.it

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Al via la rassegna “Liberi Versi“: "Così la poesia cura l’anima"

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venerdì 14 marzo 2025

A CELLINO SAN MARCO (BRINDISI) OGGI un incontro alla scoperta dello haiku, la poesia più breve al mondo Incontro con Diego Martina

 Venerdì 14 marzo ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale in Piazza Aldo Moro 6  a Cellino San Marco (BR). Saluti istituzionali: Marco Marra Sindaco di Cellino San Marco. Introduce: Giada Occhibianco (Assessore del Comune di Cellino San Marco). Dialoga con l'autore: Annibale Gagliani (Giornalista Corriere della Sera e Treccani)

Tutto pronto per Un incontro alla scoperta dello haiku, la poesia più breve al mondo l’incontro con Diego Martina, scrittore, yamatologo, e traduttore specializzato in letteratura giapponese. Ecco l’evento organizzato da Il Comune di Cellino San Marco e la Biblioteca Comunale di Cellino San Marco previsto per venerdì 14 marzo ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale in Piazza Aldo Moro 6  a Cellino San Marco (BR). Sono previsti i saluti istituzionali di Marco Marra Sindaco di Cellino San Marco, e l’introduzione di Giada Occhibianco (Assessore del Comune di Cellino San Marco). Il dialogo con l'autore è affidato ad Annibale Gagliani (Giornalista Corriere della Sera e Treccani)

Brevità, profondità e bellezza: sono solo alcune delle caratteristiche che hanno reso lo haiku celebre in tutto il mondo, trasformandolo negli ultimi anni in un movimento letterario di portata internazionale. Diego Martina, scrittore, yamatologo e traduttore di letteratura giapponese, ci guiderà in un viaggio alla scoperta di questa forma poetica, esplorandone la storia, le tematiche e le peculiarità stilistiche. Durante l’incontro, verranno letti e commentati componimenti tratti dalle opere di due autori giapponesi: “Il viaggio degli haiku” di Hirakawa Hō e “Chiodi battuti” di Akano Yotsuba ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Diego Martina vi accompagnerà in un'immersione nel mondo degli Haiku, attraverso la lettura e il commento di alcune poesie in lingua originale e in traduzione italiana.

 

 

Info link I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/

 

Il ritrovamento del corpo di Massimo Maggiore (Manni)

 Una raccolta poetica costruita sul filo conduttore della contestazione del dualismo platonico corpo-anima, con l'analisi delle spinte interne ed esterne che tendono a ricomporsi diventando insieme intenzione e tensione in una funzione sociale, di perenne confronto umano. Spazio e tempo procedono nei componimenti che diventano anche prosa poetica per esplorare con meraviglia la quotidianità. Intrisi di razionalità e insieme di liricità, i versi si muovono passo dopo passo nelle vicende della storia, nel confronto con le radici, con l'assenza, con la terra nel mutare delle stagioni, con il tempo che avanza




Il giro del mondo in 100 dialoghi poetici

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È vero, i ragazzi hanno sete di poesia - Notizie Scuola

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Di buon mattino: omaggio a Eleonora Giorgi e Giornata della poesia - Ufficio Stampa

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giovedì 13 marzo 2025

Rinascita di Claudio Damiani (FAZI)

 Dal vincitore del Premio Viareggio Rèpaci poesia 2022, un libro in prosa di inusuale bellezza.

Mi avvicino a Bianca e sto per darle un bacio sulla bocca, lei si scosta e dice: «Ehi che fai? Siamo piccoli noi». «Sì, in effetti siamo piccoli», dico io, «scusa».

«Rinascita di Claudio Damiani è un racconto salvifico del mondo del passato personale, che si traduce in una lezione di universale rinascita per noi e per le cose che con noi hanno avuto a che fare. Anche solo davanti ai nostri occhi. Una testimonianza che si fa lezione in maniera naturale.» - Roberto Carvelli, Huffpost

«In questo prosimetro tutto nel segno della poesia, con l'infanzia torna ovviamente anche il fanciullino pascoliano, che poi, a scanso d'equivoci, è un fanciullo messo in prospettiva, e solo allora legittimato e rivissuto, dagli occhi della maturità.» - Roberto Galaverni, La Lettura


Con una prosa lirica e ispirata, ma lucida e chiara nelle descrizioni, l’autore racconta i suoi primi anni di vita passati in un villaggio minerario nel Nord della Puglia tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, e i ripetuti, solitari ritorni da adulto nel villaggio e nella miniera nel frattempo abbandonati e, di anno in anno, in progressivo disfacimento.

Al centro c’è la natura, vista con gli occhi e la mente di un bambino molto piccolo, una natura mitica e arcaica, magica e parlante, densa di simboli evocativi e toccanti, che il bambino incontra nelle sue quotidiane uscite all’aperto, nel sole, con la sua bicicletta rossa numero 14. Animali soprattutto ma anche paesaggio, terra piatta e nuda e cielo azzurro lunghissimo, minerale rosso sangue che fuoriesce dalla terra, aria e luce come elettrizzate e sonore.

A una prima parte più analitica, segue una seconda sintetica e fantastica: non più solo ricordare, ripercorrere, misurare, cercare di capire o interpretare l’infanzia, ma reinventarla, pur sempre in quel luogo, con quelle persone, quel paesaggio, e pur sempre con quella stessa felicità di uscire alla luce e incontrare il mondo, in una definitiva rinascita.




Lo sperdimento e altro. 2019-2024 di Luigi Fontanella (Passigli Poesia)

  «… Il viaggio, qualsiasi viaggio, non è pensabile se non attraverso categorie spazio-temporali. Anche inoltrarsi nell’ignoto è un viaggio,...

Milano