«[…] ma anche laddove il
dettato si fa più articolato, ciò che muove forte questi versi è quella carica
di silenzio che cerca disperatamente il suo peso specifico annidandosi
placidamente pagina dopo pagina. Ed è così che il passaggio tra uno stato più liquido
a uno più trascendentale si fonde allegoricamente al paesaggio, spesso desolato
ma carico di profumi e sensazioni, tipico delle terre del Mezzogiorno. Là dove,
pare suggerire Donato verso la chiusa del libro, le vibrazioni dell’amore e
della morte sono un tutt’uno con il suono sciamanico del mare.»
dall’introduzione di
Antonio Bux
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