"Lasciati celebrare" è un invito e una rivelazione. In questa raccolta antologica c’è tutto l’ardore ideologico e l’ansia esistenziale di uno dei più grandi poeti americani del Novecento. La poesia di Rexroth è intrisa d’esperienza, attenta alla cura formale e prosodica ma priva di ogni vuota retorica. Il punto di vista dominante nei versi è la congruenza dell’esistenza umana con i fenomeni della natura che – con l’amore, le esperienze, le riflessioni sulla propria biografia, le limpide descrizioni di paesaggi, l’erotismo incandescente e la chiarezza d’emozione – è all’origine delle poesie migliori. Come scrive il curatore e traduttore Francesco Dalessandro la poesia «diventa una lunga, intensa e personale meditazione sul trasporto e l’estasi amorosa: la natura e il tempo, presente e futuro, la morte stessa, si fondono nell’assolutezza del rapporto d’amore»
Il PASSATO E' IL PROLOGO ...
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