Valentino Ronchi, già autore di romanzi e sillogi poetiche di rara eleganza, torna con una nuova raccolta di versi che cattura l'attenzione per la sua capacità di frammentare la vita in sequenze ipnotiche di senso. Un caleidoscopio di incontri, situazioni e paesaggi cesellati tra le pagine, dove la Milano delle periferie si fonde con altre periferie più distanti, anche quelle dell'animo umano. Lingua semplice legata al dialogo che porta alla luce epifanie dal quotidiano, mentre il risvolto civile, quasi mai di denuncia ma più un'espressione di un sentimento laico, è uno degli architravi della poetica dell'autore lombardo. Versificare tagliente, ironico e irriverente che lega l'incontro tra il dettato lirico e un atteggiamento di tendenza narrativa. Una nuova produzione poetica che non disdegna il sodalizio con la prosaicità, accettata come sfida sensoriale e non come conditio sine qua non per la sopravvivenza. Un'opera da non perdere per gli amanti della poesia contemporanea
Il PASSATO E' IL PROLOGO ...
mercoledì 30 aprile 2025
martedì 29 aprile 2025
Il conforto dell'ombra di Giancarlo Consonni (Einaudi)
Leggi
«Le poesie de Il conforto dell'ombra, [...], restituiscono le verità di una vita in cambiamento, le sue fasi, i suoi istanti, come fotografie e quadri dei tanti amici e modelli artistici che sostengono - come una riprova continua - una scrittura realistica.» - Francesco Cionfoli, La Lettura
lunedì 28 aprile 2025
Ceneri germogli ceneri di Eugenio De Signoribus (Mondadori)
Dalla dimensione domestica all’attenzione risentita per le gravi vicende storiche dei tempi, nell’indagine sulla condizione umana, con riferimenti anche alla figuralità della via crucis, De Signoribus realizza, per fasi diverse ma connesse in una dimensione organica, una sorta di costruzione poematica di netta originalità nell’attuale panorama letterario.
domenica 27 aprile 2025
Gabbiano di Henry Ariemma (Controluna)
sabato 26 aprile 2025
Dal limite Poesia - L’anello di Möbius di Francesco Donato (RP Libri)
«[…] ma anche laddove il
dettato si fa più articolato, ciò che muove forte questi versi è quella carica
di silenzio che cerca disperatamente il suo peso specifico annidandosi
placidamente pagina dopo pagina. Ed è così che il passaggio tra uno stato più liquido
a uno più trascendentale si fonde allegoricamente al paesaggio, spesso desolato
ma carico di profumi e sensazioni, tipico delle terre del Mezzogiorno. Là dove,
pare suggerire Donato verso la chiusa del libro, le vibrazioni dell’amore e
della morte sono un tutt’uno con il suono sciamanico del mare.»
dall’introduzione di
Antonio Bux
venerdì 25 aprile 2025
Anni in testacoda. Nuova ediz. di Massimo Cecchini (Fallone Editore)
Anni in testacoda di Massimo Cecchini è un poemetto legato alla memoria e alla meditazione sul vissuto, nel quale il linguaggio si fa speculare alla vita. Un’analisi introspettiva tradotta in versi e portata avanti gestalticamente, una sorta di consuntivo parziale in cui spiccano la misura, la cadenza meditata, il tono riflessivo tradotto in relazioni antifrastiche: stato verso stato, cosa verso cosa. Cecchini in quest’opera si discosta dalla scrittura giornalistica e decide di attraversare i temi del tempo che si sgretola e delle parole che si spezzano, del viaggio come corpo del mondo e del corpo che si fa vettore dell’aver amato anche le imperfezioni
mercoledì 23 aprile 2025
martedì 22 aprile 2025
Lontano io di Ernesto Franco (Einaudi)
lunedì 21 aprile 2025
domenica 20 aprile 2025
Un'alba americana di Joy Harjo (Passigli)
«Un’alba americana (An American Sunrise) inizia con la data del 28 maggio 1830, giorno in cui il Presidente Andrew Jackson “firmò illegalmente lo Indian Removal Act per la deportazione delle popolazioni sudorientali dalle nostre terre verso l’Occidente… Dovemmo vedere immigrati che entrarono nelle case con fucili, Bibbie, masserizie, intere famiglie, per prendere quello che era stato nostro, mentre eravamo circondati da soldati e trascinati via come bestiame sotto la minaccia delle armi”. Nonostante il titolo sembri auspicare un rinnovamento in un contesto contemporaneo, risulta subito evidente come l’esplorazione della storia e della colonizzazione procedano attraverso un percorso particolare per incorporare il passato nel presente. Ecco perché questi componimenti si fanno potenti veicoli di memoria, svelamento di eventi e di verità storiche essenziali. Harjo avverte nel profondo l’imperativo della testimonianza, costruendo immagini e accadimenti in una continua accensione memoriale per raccontare di nazioni, popoli, vite individuali che non devono essere spinti fuori dal tempo e dalla storia, come la scrittrice dichiara, “perché siamo di fronte a un’immane macchinazione della stessa storia, tenuta nascosta per proteggere dall’offuscamento il Sogno Americano”. (…) La voce poetica di Harjo evoca paesaggi e luoghi dove la vita è sentita in tutta la sua sacralità, manifestazioni, esseri infinitesimali, singole esistenze mai perse nella memoria e con le quali intesse un dialogo. Sono presenze di una potenza vivificante, nel senso profondo della continuità di un legame e non recupero archeologico e spettrale del passato»... (Dalla prefazione di Laura Coltelli)
sabato 19 aprile 2025
In absentia di Alessandro Canzian (Interlinea)
In absentia è una raccolta in cui il titolo funge da chiave di lettura dell'opera «ma senza svelare il mistero»: il poeta, affacciato sul mondo, si assenta. Le sue sono poesie dell'estrema attenzione. «Come i dream-catchers nelle tradizioni degli indiani della costa nordamericana erano piccoli strumenti per afferrare i nostri sogni fugaci, le piccole poesie di Canzian sono come trappole per topi intessute di rimandi interni. Con la leva del linguaggio depositano pezzi di vita, di storia, di sentimenti e di pensieri; arriva il presente e si chiude la trappola. La presenza diventa assenza intensa e corpo fantasmatico» (dalla nota di Martin Rueff)
venerdì 18 aprile 2025
Alternatim di Alessandro Bianchi (Società Editrice Fiorentina)
I poeti, quando sono tali, ci lasciano sempre sorpresi, quasi sgomenti. Non riusciamo a inquadrarli, a capirli veramente. Il fondo che ci lasciano intravedere è sempre più remoto della spicciola intelligenza da etichetta che potremmo offrire loro. Mi pare che Alessandro Bianchi appartenga a questa razza di poeti veri, indocili, contraddittori e perciò vivi. In una poesia dice che la memoria ottunde il presente, la sua forza: «[…] la memoria / falsifica il presente, può oscurarne / la verità vivificante». Ecco, in questo poeta così poco idillico c’è una dedizione alla verità viva, diffusa qui e ora, in tutte le cose, una verità che si presenta nella sua luce tremenda
giovedì 17 aprile 2025
I ann intrégh (Gli anni interi) di Piero Marelli (Book Editore)
mercoledì 16 aprile 2025
Racconto antico e altre poesie disperse. Testo originale a fronte di Wislawa Szymborska (Adelphi)
«La mia ombra è come un buffone / dietro la regina...» ha scritto la Szymborska, un buffone che si è preso «corona, scettro, manto regale», ma anche il «pathos». La gravità, la profondità esigono lo schermo della discrezione, della leggerezza giocosa, dell’ironia. Non a caso, in questa strepitosa silloge di testi inediti – fortunatamente sfuggiti al cestino della carta straccia, per la Szymborska la più utile suppellettile di un poeta –, la sua musa, quando si manifesta, sembra arrancare «per le scale, ansimante / ... in scarpette ormai misere», ispirandole una sorta di metafisica del minimo: in particolare una toccante sintonia con gli oggetti, protagonisti fra l’altro di dieci favolette morali irridenti e beffarde. Eppure la musa della Szymborska è anche austera, intransigente, e non esita a metterci di fronte alla nostra fragilità, alle nostre assurde fedi: solo, lo fa a modo suo, trasformando per esempio l’insignificante congiunzione e nell’emblema di tutto ciò che non può durare in eterno: «Teresa Piotr, mi fate compassione, / nella selva del mondo il tempo a ogni occasione / accende come a San Giovanni un fuoco / e voi dovete scavalcarlo per gioco. ... ditemi quali sono i vostri nomi. Teresa e Kazimierz. / Piotr e Weronika. // Teresa Kazimierz Piotr Weronika».
martedì 15 aprile 2025
Selene Pascasi – Un tempo minimo (Eretica Edizioni)
lunedì 14 aprile 2025
Attraversamenti di Bartolomeo Bellanova (puntoacapo Editrice)
La poesia di Bartolomeo Bellanova, nutrita com’è di elementi culturali di diversa provenienza (e nello spazio e nel tempo) ed esplicitata in un linguaggio fortemente ibridato dall’uso di lemmi attinenti a vari settori del sapere, esige, in ragione di ciò, per essere meglio compresa e restituita, un tipo di lettura relazionista, capace di mettere insieme tutti gli elementi che la costituiscono [...] Volendo indicare da subito il soggetto della raccolta, non esiterei a rintracciarlo in una sorta di racconto dell’iter umano e spirituale, fra indietreggiamenti, dubbi e ripensamenti, del poeta, teso al raggiungimento della consapevolezza della necessità di cogliere il sacro, inteso nel suo significato più ampio, in ogni manifestazione del reale, giungendo in seguito al suo attraversamento, alla celebrazione della forza salvifica dell’Amore [...] (Dalla Postfazione di Franca Alaimo)
L'Autore:
Bartolomeo Bellanova nasce a Bologna; dopo un percorso di studi finanziari pubblica i romanzi La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo 2009), Ogni lacrima è degna (In.Edit 2012) e La storia scartata (terre d’ulivi 2018). In poesia: Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi 2017), Diramazioni (Ensemble 2021) e Perdite (puntoacapo 2022) Partecipa ad antologie poetiche tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela 2014), Sotto il cielo di Lampedusa - Nessun uomo è un’isola (Rayuela 2015) e Distanze obliterale - Generazioni di poesie sulla rete (puntoacapo 2021). Ha fatto parte della redazione della rivista culturale lamacchinasognante. Fa parte dello staff di Bologna in Lettere BIL, spazio di dialogo e condivisione di letteratura contemporanea.
domenica 13 aprile 2025
Finestre di Stefano Baldinu (Le Mezzelane Casa Editrice)
“Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su orizzonti ben più larghi di quelli reali” così affermava il grande scrittore Antonio Tabucchi. La silloge “Finestre” rappresenta, appunto, un aprirsi, spalancarsi su orizzonti che non sono solo quelli della realtà che ci circonda, ma anche, e soprattutto, quelli che ognuno ha dentro di sé. In questi trentacinque testi suddivisi nelle due sezioni “Occhiate” e “Testamenti” Stefano Baldinu ha voluto condividere un nuovo, intimo percorso di esplorazione, ponendosi in ascolto, forse come mai prima di adesso, di se stesso e di ciò che lo circonda. Gli affetti più cari, la meraviglia delle piccole cose, il dramma della guerra, l'amore e la vita nelle storie di paese. Il risultato è una poesia da leggere, rileggere e meditare a “piccoli sorsi interrotti” come cantava Fabrizio De Andrè
sabato 12 aprile 2025
radio vega (CD con Booklet e Libro di Poesie) di Rose Villain (Warner Music Italy)
Con radio vega, Rose Villain chiude la trilogia dopo Radio Gotham e RADIO SAKURA. Pre ordina subito il capitolo finale della trilogia!
venerdì 11 aprile 2025
Solo orizzonte di Angela Anconetani Lioveri (Controluna)
giovedì 10 aprile 2025
Le poesie di Bertolt Brecht (Einaudi)
mercoledì 9 aprile 2025
Oro di Pavel Aleksandrovic Florenskij (Aragno)
Oro, che per la prima volta viene presentato e tradotto in italiano e in una lingua europea, è l'ultimo testo scritto dal matematico, filosofo e teologo russo Pavel Florenskij e per questa posizione terminale nella sua produzione letteraria si può considerare un vero e proprio «poema testamentario». L'opera è dedicata al figlio minore Mik (Michail 1921-1961) e si configura come un'istruzione ricavata appositamente per lui, che nella finzione poetica è incarnato da un ragazzo di nome Oro, l'unico discendente di una famiglia di oroceni, un popolo di etnia mongola dell'estremo oriente siberiano che derivava il proprio nome da «oro», che nella lingua locale sta per «renna», un animale sacro per quelle genti. Oro è il canto di un padre, chiuso in un lager sovietico dal quale non uscirà mai più, per il giovane figlio che si affaccia alla vita, quasi nel presentimento che questi sarebbe rimasto orfano, e insieme un invito ad affrontare l'esistenza con gli strumenti umani della curiosità, della concretezza, dell'attenzione per trovare soluzioni e vie d'uscita alle difficoltà di fronte alle quali inevitabilmente l'esistenza lo avrebbe posto
martedì 8 aprile 2025
Il brusìo di Tiziano Rossi (Einaudi)
«Una raccolta dove istantanee e fotogrammi non compongono un'elegia, ma al contrario, certificano la capacità di osservare il mondo e interpretarlo. Con saggezza e benevolenza.» - Roberto Galaverni, La Lettura
lunedì 7 aprile 2025
Ciò che abbiamo detto ci perseguiterà. Testo originale a fronte di Nikola Madzirov (Crocetti)
In versi di grande originalità e profondità lirica Nikola Madzirov, poeta “vero che chiunque ami la poesia dovrebbe conoscere” (C. Simic), affronta temi come la storia recente dei Balcani, il nomadismo, l’esilio e la necessità di trovare un luogo sicuro in cui rifugiarsi.
«Le guerre nella ex Jugoslavia segnano l'ispirazione del macedone Nikola Madzirov che affida i suoi versi alla potenza evocativa delle immagini, prendendosi qualche rischio consapevole.» - Roberto Galaverni, La Lettura
L’invenzione della Selva Di Bruce Bond - Traduzione a cura di Angela D’Ambra edita da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno L’Invenzione della Selva, una raccolta di versi dove l’autore Bruce Bond esplora l’universo della Natura come un regno spirituale, psicologico ed ecologico — un territorio che, a seconda delle nostre percezioni e dei nostri sentimenti, invoca ed evoca ordine, simbiosi, espansione e conservazione. Sebbene parlare di “inventare” la Natura sembri un paradosso, il libro ambisce a riscattare la radice etimologica di “invenzione” come un “avventurarsi dentro”. Inventare come interpretare, in una nuova ermeneutica, la Natura, significa inoltrarsi nell’essenza attraverso un impegno attento e consapevole verso la natura, affermare e liberare l’espressione immaginativa non come mero riflesso della natura, ma come sua forza vitale. Ora meditativo e malinconico, ora vibrante e colmo di vita, L’Invenzione della Selva propone un modo di essere nel mondo che è al tempo stesso eternamente presente e riflessivo.
Nell'Invenzione della Selva, dunque, Bruce Bond esplora l'universo della Natura come un regno spirituale, psicologico ed ecologico — un territorio che, a seconda delle nostre percezioni e dei nostri sentimenti, invoca ed evoca ordine, simbiosi, espansione e conservazione. Sebbene parlare di “inventare” la natura sembri un paradosso, il libro ambisce a riscattare la radice etimologica di “invenzione” come un “avventurarsi dentro”. Inventare come interpretando in una nuova ermeneutica la natura, significa inoltrarsi nell'intimo attraverso un impegno attento e consapevole verso la natura, affermare e liberare l'espressione immaginativa non come mero riflesso della natura, ma come sua forza vitale. Ora meditativo e malinconico, ora vibrante e colmo di vita, L'Invenzione della Selva propone un modo di essere nel mondo che è al tempo stesso eternamente presente e riflessivo.
La raccolta è divisa in quattro sezioni, ognuna delle quali esplora un aspetto diverso del rapporto tra uomo e natura. La prima sezione, "Eco", è una meditazione sulla natura come specchio dell'anima umana. La seconda sezione, "Isole dell'Artico", è una riflessione sulla fragilità dell'ecosistema artico. La terza sezione, "Paradiso", è una celebrazione della bellezza e della potenza della natura. La quarta sezione, "L'invenzione della selva", è un invito a riscoprire la natura come fonte di ispirazione e di meraviglia.
Le poesie di Bond sono caratterizzate da un linguaggio ricco e suggestivo, che evoca immagini vivide e potenti. Il poeta utilizza spesso metafore e similitudini per creare un senso di meraviglia e di mistero. La natura è vista come un luogo di bellezza e di pericolo, di ordine e di caos, di vita e di morte.
L'invenzione della selva è una raccolta di poesie che invita il lettore a riflettere sul proprio rapporto con la natura. È un libro che celebra la bellezza e la potenza della natura, ma che mette anche in guardia sulla sua fragilità. È un libro che invita a riscoprire la natura come fonte di ispirazione e di meraviglia.
I principali punti di forza sono linguaggio ricco e suggestivo, immagini vivide e potenti, temi profondi e universaline
L'invenzione della selva è una raccolta di poesie di grande valore, che merita di essere letta e apprezzata, grazie anche alla splendida traduzione di Angela D’Ambra che cura la collana Global Ink, dove per l’appunto esce il libro di Bond. È un libro che invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e che ci ricorda la sua bellezza e la sua importanza.
Eco
L’altro membro di questa conversazione
è la foresta in cui siamo, quella che è qui
e non del tutto qui, non i boschi a noi noti
della nostra giovinezza, e perduti, e altrove.
Io pure ho un volto nuovo, e la piaga senza volto
su cui fluttua, il lungo isolamento per il potere
di salvare un oceano, o un amico a pezzi.
Proprio quando credevo d’essere, di nuovo, solo
gli arti m’assumono la forma di cieli in fiamme,
come fanno pianeti, e monaci, e ubriachi
il cui vago disagio è ardore da esser condiviso.
Persino le più belle fedi sognano il mondo
devastato che dice, lo so, io pure sono afflitto.
L’altra voce fra noi è un cambiamento certo
nel vento. E una volta, da giovane,
la sentii parlare. E nel suo parlare, ascolta.
Bruce Bond è autore di trentaquattro libri, fra cui i più recenti sono: Patmos (Juniper Prize, UMass, 2021), Behemoth (New Criterion Prize, 2021), Liberation of Dissonance (Schaffner Award for Literature in Music, Schaffner, 2022), Invention of the Wilderness (LSU, 2023). Oltre a questi, due libri di critica Immanent Distance (Università del Michigan, 2015) e Plurality and the Poetics of Self (Palgrave, 2019). Di prossima pubblicazione: Therapon (ispirato a Emmanuel Levinas e scritto in collaborazione con Dan Beachy-Quick, Edizioni Tupelo) e Vault (Richard Snyder Award, Ashland). Altri riconoscimenti includono il Crab Orchard Book Prize, l’Elixir Press Poetry Award, il Tampa Review Book Prize, il Lynda Hull Award, due premi TIL Best Book of Poetry, borse di studio della NEA e del Texas Institute for the Arts, e sette comparse in Best American Poetry. Attualmente, l’autore insegna part-time in veste di Professore emerito d’inglese presso l'Università del North Texas e suona jazz e chitarra classica nell’area di Dallas/Fort Worth.
Angela D’Ambra è laureata in Lingue e Letterature straniere. Dal 2010 traduce, a livello amatoriale, poesia postcoloniale in lingua inglese. Le sue traduzioni sono state pubblicate su numerose riviste online e cartacee. Fra il 2019 e il 2024, ha tradotto dall’inglese undici antologie di poesia (sei per IQdB Edizioni), due romanzi brevi di Peter Cowlam (Utopia; L’altra donna), il romanzo lungo di MG Stephens, Re Ezra, e un saggio sulla teoria della traduzione poetica, Fedele, a modo mio, di Micheal Palma. Per IQdB cura la collana Global Ink dedicata alla letteratura straniera in traduzione italiana.
Info link i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/
Info link diretto al libro
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2025/03/linvenzione-della-selva-di-bruce-bond.html
Info link diretto alla collana diretta da Angela D’Ambra Global Ink
https://globalinkiqdb.blogspot.com/
Lo sperdimento e altro. 2019-2024 di Luigi Fontanella (Passigli Poesia)
«… Il viaggio, qualsiasi viaggio, non è pensabile se non attraverso categorie spazio-temporali. Anche inoltrarsi nell’ignoto è un viaggio,...

-
Se ricamassi il tempo di Nikollë Loka: poesia e riflessione sul tempo
-
Un evento unico per scoprire due poetesse straordinarie: Lee Sook-Won (Ok-Bong) e Isabella Morra Sabato 18 gennaio, alle ore 14:30, presso...
-
Fahrenheit | S2025 | La poesia del giorno | Bernardo Pacini, Cammuffando una bestemmia con la tosse | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound